HCECR-MAIKI Project

La Cittadella di Erbil, inserita nel luglio 2014 nella lista UNESCO dei siti Patrimonio dell’Umanità, è una delle principali aree archeologiche della regione e deve la sua importanza agli oltre 6000 anni di ininterrotta occupazione antropica.

Il sito è unanimemente identificato con l’antica Urbilum dei testi cuneiformi, con l’Arbaira delle iscrizioni antico persiane e con l’Arbela delle fonti greche.Pianta della Cittadella di Erbil I primi dati archeologici sembrano confermare la presenza umana nella zona almeno a partire dal periodo protostorico (6000-4000 a.C.), mentre l’esistenza di un importante centro urbano è riportata dalle fonti almeno dal III millennio a.C. Alcuni materiali litici rinvenuti lungo il pendio del tell, tuttavia, sembrano suggerire una presenza umana nell’area già nel periodo preistorico. Una simile continuità insediativa, che porta a considerare questo sito come uno dei più importanti di tutta l’area medio-orientale, se confermata dagli scavi stratigrafici recentemente avviati dall’HCECR,La Cittadella di Erbil. Ingresso meridionale potrebbe fornire dati di fondamentale importanza per la comprensione dello sviluppo antropico dell’intera regione.

Nel giugno 2015 il DiSA e l’High Commission for the Erbil Citadel Revitalization (HCECR) hanno stipulato un accordo quadro-triennale di collaborazione per lo studio e la valorizzazione del sito, a seguito del quale la MAIKI ha firmato, nel luglio 2015, due accordi attuativi per lo studio congiunto del materiale ceramico rinvenuto negli scavi archeologici effettuati sulla Cittadella e per lo studio della stratigrafia archeologica del sito attraverso prospezioni.